Archive for category: Foto
Festa della famiglia 2014
21 settembre 2014. Si è celebrata oggi la Festa della Famiglia con il rinnovo delle promesse matrimoniali delle coppie che compiono nell’anno il loro 25°, 50° e 60° anniversario di matrimonio. Nella fessa abbiamo pregato per il prossimo Sinodo dei Vescovi sulla famiglia e l’assemblea straordinaria del sinodo che si aprirà il prossimo 5 ottobre. Dopo la messa la festa è continuata con un pranzo conviviale nel salone Paolo VI.
Foto della messa.
Foto del pranzo.
Festa dell’anziano 2014
7 settembre 2014. La nostra comunità parrocchiale celebra la Festa dell’anziano e amministra il sacramento dell’unzione degli infermi.
Nella costituzione dogmatica Lumen Gentium del Convilio Vaticano II leggiamo: «Con la sacra unzione degli infermi e la preghiera dei sacerdoti, tutta la chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta ad unirsi spontaneamente alla passione e morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo di Dio (LG 11).
Con questo rito vogliamo sperimentare la vicinanza di Cristo al malato e al sofferente.
Come ci ricorda Papa Francesco, la Chiesa deve dare l’esempio a tutta la società del fatto che le persone anziane malgrado gli “acciacchi”, anche seri, sono “indispensabili”: «Le persone anziane, ha affermato il Papa, portano con sé la memoria e la saggezza della vita, per trasmetterle agli altri, e partecipano a pieno titolo della missione della Chiesa. Ricordiamo che la vita umana conserva sempre il suo valore agli occhi di Dio… Ogni giorno voi potete vivere come testimoni del Signore, nelle vostre famiglie, in parrocchia e negli altri ambienti che frequentate, facendo conoscere Cristo e il suo Vangelo, specialmente ai più giovani. Ricordatevi che sono stati due anziani a riconoscere Gesù al Tempio e annunziarlo con gioia, con speranza».
Cena camposcuola settore ragazzi del Movimento Diocesano
4 settembre 2014. Corridonia, salone parrocchiale alla zona industriale. Dopo il corso di formazione dei ragazzi ci siamo ritrovati in più di 80 a Corridonia per stare insieme in allegria. Hanno partecipato da Ortezzano, Porto S. Giorgio, Porto S. Elpidio, Civitanova, Montecosaro, Montappone e Corridonia. Presto riprenderanno anche gli incontri nelle varie parrocchie.
La Corva in Festa 2014
Luglio 2014. La preparazione delle tagliatelle fatte a mano per la sagra.
23 luglio 2014. Giochi in piazza.
25 luglio 2014. Processione mariana nell’anniversario del miracolo delle Corva.
26-27 luglio 2014. La Corva in Festa.
GMG Convocazione diocesana dei giovani
12 aprile 2014. Civitanova Marche. Tema: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5, 3).
Messaggio di Papa Francesco ai giovani:
Cari giovani,
è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! La brava gente brasiliana ci ha accolto con le braccia spalancate, come la statua del Cristo Redentore che dall’alto del Corcovado domina il magnifico scenario della spiaggia di Copacabana. Sulle rive del mare Gesù ha rinnovato la sua chiamata affinché ognuno di noi diventi suo discepolo missionario, lo scopra come il tesoro più prezioso della propria vita e condivida questa ricchezza con gli altri, vicini e lontani, fino alle estreme periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo.
La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest’anno inizieremo meditando sulla prima: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3); per il 2015 propongo «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7). Continua a leggere il messaggio del Papa
CostruiAmo la città – carnevale con i giovani del MD
02 marzo 2014. La nostra parrocchia ha ospitato anche quest’anno il carnevale dei giovani del Movimento Diocesano di Fermo (Focolari). Hanno partecipato tanti gruppi parrocchiali, che hanno dato vita ad uno spettacolo di maschere e di performance ispirato al tema della città e i suoi abitanti, accesa dal fuoco del vangelo.
Il “fagotto” in parrocchia
16 febbraio 2014. Oggi ci siamo ritrovati in parrocchia per un incontro un po’ diverso dal solito. Sull’esempio di quanto fatto dai ragazzi del Movimento Diocesano, anche i genitori hanno provato a fare “fagotto”, a condividere il superfluo per metterlo in comune e sopperire alla necessità dei più bisognosi. Molti gli indumenti arrivati, come pure oggetti per la cucina, scarpe, una sedia ergonomica, uno scanner, un passeggino, ecc…
Insieme abbiamo riflettuto sulla necessità di una nuova cultura del dare. Abbiamo riletto le parole forti del Papa nella sua Evangelii Gaudium con cui dice «no ad un’economia dell’esclusione e della inequità» (n. 53) per cui: «Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri, o per potersi entusiasmare con questo ideale egoistico, si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete. La cultura del benessere ci anestetizza e perdiamo la calma se il mercato offre qualcosa che non abbiamo ancora comprato, mentre tutte queste vite stroncate per mancanza di possibilità ci sembrano un mero spettacolo che non ci turba in alcun modo» (n. 54).
A questa cultura egoistica e del superfluo va opposta una cultura che riscopra il primato dell’essere sull’avere e il valore del dare che si apre alla condivisone e comunione dei beni. Tale idea, nei secoli passati, era considerata appannaggio sopratutto di ordini religiosi e istituti, che si fondavano sul voto della povertà. Nel secolo scorso, sono stati tanti laici a riscoprire il valore evangelico della comunione dei beni, sul modello dei primi cristiani, e a proporre nuove forme di condivisone dei beni e di solidarietà concreta.
In tale senso, anche l’esperienza del Movimento dei Focolari del fagotto può offrire un contributo semplice e significativo. Si tratta della messa in comune di oggetti che non usiamo più, ma che sono in buono stato, per metterli in comune, a disposizione degli altri. Nasce uno scambio proficuo, che attiva la carità e viene incontro alle necessità gli uni degli altri. Scriveva Chiara Lubich nel 1992: «Dare quello che abbiamo in sovrappiù o anche il necessario, se così ci suggerisce il cuore. Dare a chi non ha, sapendo che questo modo di impiegare le nostre cose rende un interesse smisurato, perché il nostro dare apre le mani di Dio ed egli, nella sua Provvidenza, ci riempie sovrabbondantissimamente per poter dare ancora e ricevere di nuovo e così poter venire incontro alle smisurate necessità di tutti». Ma cosa possiamo dare? «Diamo sempre; diamo un sorriso, una comprensione, un perdono, un ascolto; diamo la nostra intelligenza, la nostra volontà, la nostra disponibilità; diamo le nostre esperienze, le capacità». E nel ’95 affermava: «Se tutti vivessero il Vangelo, i grandi problemi nel mondo non esisterebbero, perché il Padre del Cielo interverrebbe a realizzare la promessa di Gesù: “… vi sarà dato”».
Infine, abbiamo ricordato le parole di san Basilio, che già nei primi secoli della chiesa affermava: «All’affamato appartiene il pane che metti in serbo; all’uomo nudo il mantello che conservi nei tuoi bauli; agli indigenti il denaro che tieni nascosto», mentre san Tommaso d’Aquino scriveva: «Quando i ricchi consumano per i loro fini personali il sovrappiù necessario alla sussistenza dei poveri, essi li derubano».
Al termine della riflessione, in un clima di famiglia e di semplicità, tutti si sono avvicinati ai tavoli con le cose portate e diversi hanno trovato cose interessanti e utili, per loro o per famiglie che sapevano essere nel bisogno. Molto è rimasto. Quanto raccolto sarà portato al Samaritano di Porto S. Elpidio per essere ridistribuito per i poveri della città.